
Di certo non le manca la determinazione.
Melissa Gemini ha messo tutto quello che aveva sulla bilancia. Sapeva che l’avversaria, Jessica Triebelova, era al suo livello e non voleva lasciarsi sfuggire l’occasione.
Ha boxato tirando fuori quel coraggio che l’ha portata a osare, a cercare la corta distanza dove la sua boxe sembra più efficace. Non ha certo i colpi dritti per andare a conquistare il premio del passaggio del turno, le sue sono sventole larghe, prevedibili. Non lasciano il segno. Vengono da lontano, non sorprendono e non fanno male.
Ma se con la forza del coraggio decide di giocarsela sugli scambi ravvicinati, può anche andare a dama.
Così è stato. Una vittoria di misura che più di così non si può: 28-28, 29-28, 29-28, 28-28, 28-29. Punteggio reso possibile per il doppio 10-8 nel round finale dei signori Maxim Sulejmani (Australia) e Alisher Palvanov (Uzbekistan), influenzati forse da un frettoloso conteggio inflitto dall’arbitro alla slovacca.
Ma niente paura, nessun dubbio. Melissa Gemini quando, con calma, questa sera ripenserà al match e tirerà una riga per fare i conti, si accorgerà di avere sicuramente meritato quello che ha portato a casa. Ha sofferto e lottato per andare avanti nel torneo. Onore a lei.
Mercoledì 28 giugno, nei quarti, incontrerà Davina Myrha Michel, 25enne francese bronzo mondiale a Istanbul lo scorso anno.

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