Cavallaro vince un match difficile, domato Walsh “il duro”

Match duro doveva essere, match duro è stato.
Dean Walsh non è cliente facile. Ha una boxe molto fisica, i suoi colpi (non molti in verità) devono avere peso. Non indietreggia mai e accetta lo scambio. Devi avere fiato, tecnica e preparazione atletica per stargli davanti e portare a casa il risultato.
Salvatore Cavallaro, il più giovane dei cugini siciliani in forza al Team Italia, ha messo in mostra l’intero reportorio. E ha vinto, meritatamente. La tecnica è stata dalla sua parte.
I colpi lunghi del 21enne catanese sono andati più volte a segno, ha spesso rubato il tempo all’irlandese, riuscendo così a entrare nella sua guardia. A guardarlo da lontano l’impressione era che quei pugni però non fossero così pesanti da smontare chi ha volontà e resistenza.
E così che sono andate le cose, o almeno è questo che mi è parso di vedere sul ring.
Una buona prestazione dell’italiano, ai limiti delle sue possibilità. E quando questo accade, scatta l’applauso. Perché se in un contesto importante come questo, un torneo in cui ti giochi il sogno olimpico, riesci a dare il meglio di te, vuol dire che dentro hai qualcosa di speciale.
Certo, in ogni match che verrà ci sarà da soffrire. Ma in fondo il pugilato è questo.
Stasera Salvatore Cavallaro può tornare soddisfatto nel ritiro azzurro. Ha dato il meglio di sé e ha vinto, con merito, contro un avversario che forse era un po’ sopra il suo livello. 
Split decision il verdetto finale, 3-2: 30-27, 29-28, 28-29, 29-28, 28-29.
Curioso il conteggio inflitto all’irlandese nel primo round. Mentre Cavallaro si scusava, pensando di avere portato un colpo irregolare, l’arbitro partiva deciso: 1-2-3 e via contando.
Il nostro 71 kg torna sul ring martedì 27, nel turno serale, per gli ottavi di finale contro il danese Nikolai Terteryan.


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