
Una superiorità netta, a volte addirittura imbarazzante. Sirine Charaabi porta a casa una vittoria facile, al punto da rendere difficile analizzare la sua prestazione.
Esagero?
Stavolta sono totalmente d’accordo con i cartellini dei cinque giudici, e questo un po’ mi preoccupa. Ma davanti a un tale dominio non poteva che esserci questo risultato (ufficiale): 30-24, 30-24, 30-25, 30-25, 30-25!
Emma Natalie Jokihao ha sufficiente esperienza, una credibilità arrivata con il bronzo europeo dello scorso anno. Ma oggi è sembrata una ragazza all’esordio, un’allieva davanti alla maestra.
Sirine ha gestito in piena libertà l’intero match, ha inflitto due conteggi alla finlandese, le ha impedito di abbozzare qualsiasi azione d’attacco.
Ha cercato e trovato la giusta distanza, ha poggiato i piedi sul tappeto e ha aspettato che l’altra partisse. Poi l’ha sistematicamente infilata con veloci combinazioni a due mani.
Più rapida, più precisa in attacco, più attenta e mobile in difesa. Il tempo, e i prossimi combattimenti, ci diranno in che percentuali le tante cose belle viste in questo combattimento siano ripetibili una volta che si alzerà il livello.
Sirine Charaabi tornerà sul ring lunedì sera, negli ottavi di finale, contro la 22enne croata Nikolina Cacic.

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