Dal 14 al 25 marzo, la Copper Box Arena nel Queen Elisabeth Olympic Park di Londra, ospiterà le qualificazioni per Tokyo 2020 riservate all’Europa.
Sul ring 450 pugili, tra uomini e donne, di cinquanta Paesi.
In palio 77 pass per i Giochi: 50 per gli uomini, 27 per le donne.
È l’unico torneo continentale in cui l’Italia potrà conquistare il diritto di andare all’Olimpiade. Gli atleti che non ci riuscissero, avrebbero solo il torneo di ripescaggio mondiale a Parigi (13/24 maggio) per potere staccare un biglietto per il Giappone.
I posti a disposizione per le otto categorie uomini:
Mosca (52 kg): 8
Piuma (57 kg): 8
Leggeri (63 kg): 8
Welter (69 kg): 6
Medi (75 kg): 6
Mediomassimi (81 kg): 6
Massimi (91 kg): 4
Supermassimi (+91 kg): 4
La classifica sarà così determinata:
1. Oro
2. Argento
3. Vincitore spareggio per il terzo posto
4. Perdente spareggio per il terzo posto
5 Perdente contro Oro nei quarti di finale
6 Perdente contro Argento nei quarti di finale
7 Perdente nei quarti di finale contro il pugile classificato terzo
8 Perdente nei quarti di finale contro il pugile classificato quarto
La nazionale italiana non è stata ancora ufficializzata.
Ne ipotizzo una.
Uomini.
52 kg: Manuel Fabrizio Cappai (Fiamme Oro)
57 kg: Francesco Maietta (Esercito)
63 kg: Paolo Di Lernia (Esercito)
69 kg: Vincenzo Mangiacapre (Fiamme Azzurre)
75 kg: Salvatore Cavallaro (Fiamme Oro)
81 kg: Simone Fiori (Fiamme Oro)
91 kg: Aziz Abbes Mouhiidine (Fiamme Oro)
+91: in azzurro l’uomo più titolato del gruppo: due argenti olimpici, due ori mondiali, un oro europeo. Tutti nei pesi massimi (91 kg). Il passaggio di Clemente Russo (Fiamme Azzurre) nella categoria superiore, e l’avanzare degli anni (ne ha 37), hanno minato le certezze di un tempo. Sei sconfitte e altrettante vittorie negli ultimi dodici match. Nei supermassimi regala altezza e peso praticamente a tutti gli avversari. E rapidità di braccia e mobilità di gambe non sono quelle dei giorni di gloria. Ha esperienza, carattere. Ma tra i colossi potrebbe non bastare.
Le donne combatteranno in cinque categorie e avranno a disposizione questi pass:
(Mosca) 51 kg: 6
Piuma (57 kg): 6
Leggeri (60 kg): 6
Welter (69 kg): 5
Medi (75 kg): 4
L’Italia ha ancora qualche dubbio.
Le candidate.
51 kg: è la categoria con la maggiore incertezza. Tre candidate in corsa per un posto.
Olena Savchuk (Sauli Boxe), 25 anni, campionessa italiana in carica nei mosca. Origini ucraine, viene dalla kick boxing. Ha vinto i tricolori a Roma battendo Stephanie Silva in semifinale e Martina LaPiana in finale. Tosta, resistente, molto efficace. Credo meriti l’occasione.
Martina La Piana (Fiamme Oro), altra pretendente alla maglia azzurra per le qualificazioni. È una diciottenne siciliana, un talento in ascesa. Quando avrà accumulato maggiore esperienza sarà una ragazza su cui l’Italia potrà puntare a colpo sicuro.
Giovane, 19 anni, anche Giordana Sorrentino (Carabinieri) che completa il terzetto da cui dovrà venire fuori il nome della titolare a Londra. Campionessa italiana anche lei, ma nei gallo (54 chili). Un altro ottimo elemento, le manca un po’ di esperienza, soprattutto tra i 51 kg.
57 kg: Irma Testa (Fiamme Oro). È la più popolare del gruppo. Il risultato migliore in carriera, oro agli Europei 2019, lo ha ottenuto proprio in questa categoria. Ma a 57 kg mi sembra soffra sul piano dell’energia pura e cali leggermente nel ritmo quando si tratta di aumentare la pressione. Ha talento naturale e qualità tecniche per regalare grandi soddisfazioni. Dopo la delusione di Rio 2016, questa potrebbe essere la grande occasione.
60 kg: Francesca Amato (Team Boxing Roma XI)
69 kg: Angela Carini (Fiamme Oro, foto in alto). Argento ai Mondiali 2019 nei 64 kg, stesso risultato agli Europei 2019 nei 69 kg. È un atleta dall’ottimo rendimento, credo sia quella su cui l’Italia dovrà maggiormente puntare.
75 kg: Flavia Severin (Treviso Ring).
Si combatterà sulla distanza delle tre riprese da tre minuti.
Per gli uomini guanti da 10 once fino a 63 kg, da 12 once nelle categorie superiori. Solo 10 once per le donne. Da quattro a otto le teste di serie (a seconda del numero degli iscritti alla categoria), match per l’assegnazione del terzo posto tra i due sconfitti in semifinale.
Nel pugilato la conquista del pass olimpico è individuale.
Chi lo prende, va a Tokyo. Non sono ammesse sostituzioni.