La boxe è nobile, gli uomini che la frequentano non sempre lo sono.
Sono stato incuriosito da una notizia che ho letto in Rete.
Raccontava la storia di un match che si è svolto sabato al Civic Center di Hammond, nell’Indiana.
Mikey Dahlman, venticinquenne di Chestertown, al debutto da professionista ha vinto per ko dopo 2:14 dal suono del primo gong.
Sono rimasto impressionato dalle immagini viste su TMZ. Un knock out devastante che ha addirittura spedito il rivale fuori dal ring. L’arbitro Kurt Spivey non ha avuto neppure il tempo di iniziare il conteggio, si è dovuto precipitare fuori dalle corde per aiutare il malcapitato.
Sono andato a cercare qualche informazione in più sullo sconfitto.
Si chiama Rick Ogden, è mancino, ha 32 anni e viene da Kalamazoo nel Michigan.
Ha esordito il 23 marzo del 2013.
In questi quattro anni ha disputato otto match e li ha persi tutti. Li ha persi tutti per ko: sei volte al primo round, due al secondo.
Il 6 luglio 2013 è stato messo via in meno di due riprese da Justin Mayweather Jones, fratello da parte di padre di Floyd Mayweather jr (nella foto in alto una fase del match, Ogden è a destra).
Ha affrontato tre debuttanti e un ragazzo al secondo match da pro’, oltre ad altri quattro imbattuti. In tutto è riuscito a rimanere sul ring meno di dieci round. In quattro anni non mi sembra tanto…
Quando leggo queste cose, mi chiedo come concedano i nulla osta tecnici, come acconsentano al rinnovo delle licenze, con quale coraggio gli organizzatori li mandino sul ring.
Rick Ogden sta bene, così ha detto il promoter locale.
Almeno fino al prossimo ko.