Tre nuovi libri di sport e non solo in uscita per le edizioni Absolutely Free.
L’1 ottobre sarà in libreria Dentro i secondi (autori Franco Esposito e Dario Torromeo. Prefazione di Emanuela Audisio). Sottotitolo: Jimmy Ellis, Furino, Martini, Di Capua, lo sport degli ultimi che diventano primi.
Trenta personaggi in copertina.
Protagonisti nell’ombra. Spesso primattori anch’essi, mai avvezzi però alla prima pagina e al titolo a nove colonne. Presenze fondamentali, essenziali, al fianco dei campioni, le cui vittorie sono sovente il prodotto del lavoro degli insostituibili: spalle preziose su cui poggiarsi quando la fatica diventa terribile, sparring, compagni d’avventura.
Gunboat Smith, pugilatore all’inizio dell’altro secolo, si faceva prendere a pugni dal suo superiore: preparava il celebre Jack Johnson, odiato dai bianchi d’America, alla conquista del mondo. E altri, tanti altri, in numero straripante. Un’alluvione di personaggi diventati mitici.
Figure anch’esse leggendarie: Carrera e Milano, gli angeli di Coppi: l’alessandrino Tagnin che pedinò il grande Di Stefano e gli mise il bavaglio; Giovannino Corrieri l’accompagnatore di Bartali; Nobby Stiles il cattivo dell’Inghilterra che si prese la World Cup nel ’66; Furino capitan gregario, Lodetti e Bonini che correvano per Rivera e Platini; Bellini che diventò campione del mondo in Svezia nel ’58, lasciando titoli dei giornali e popolarit a Pelè, Garrincha e Vavà. Giorgio Damilano gemello di compagnia di Maurizio; Mario Romersi, orgoglio di rastevere, sparring di cui Monzon non poteva fare a meno; Marzio Bruseghin al servizio di capitani tra le sue viti e il suo allevamento di asini; la lepre Korir a un secondo dal suo padrone e dal record del mondo. Brasher e Chataway, amici e sodali nel riuscito tentativo di Bannister contro il mitico muro dei quattro minuti sul miglio.L’affollata galleria popolata di agonisti formidabili votati alla discrezione, non attratti dalla pubblicità. Il silenzio e il sacrificio della fatica nel folto gruppo che va. Questo libro è nato per raccontarne la vita e le opere. Immagini, facce, nomi. Gli ultimi che diventano primi, e talvolta primi s’inventano davvero. È l’immutabile magia dello sport.
Il 5 novembre uscirà Aiuto, mi hanno rubato la musica (di Paola Pacetti e Dario Torromeo).
Un giallo, con molti sorrisi, per ragazzi dagli 8 agli 11 anni.
Un libro in cui a fare da protagonista è la musica.
Ascoltata, studiata, eseguita.
C’è il jazz, la classica, il rock, il rap.
Ogni genere musicale contribuisce a creare una colonna sonora sulle cui note si sviluppa l’intreccio. Grandi e piccoli si muovono spinti dalla voglia di realizzare i propri sogni.
Un oboe antico viene rubato all’Accademia di musica John Lennon all’Aventino. Quattro studenti si danno da fare per scoprire il colpevole. È il futuro della loro scuola a essere a rischio. A unirli è un sogno da realizzare: registrare una canzone e farla diventare famosa su You Tube.
Ali Soulaiman, origini marocchine da parte di madre, 12 anni. Capelli neri e ricci, occhi verdi, labbra sottili. Veste sempre di nero. Maniaco dei telefonini, ha l’ossessione dei messaggini ed è pieno di dubbi. Per questo gli altri, usando il linguaggio degli Sms, lo hanno soprannominato Xò.
Enrica Teti, detta ET, occhioni profondi e affascinanti affascinanti. È una ragazzina di 12 anni con una voce calda e melodiosa. Ma è anche la sorella di Vinicio: compositore di rap demenziali con cui fa impazzire l’intera famiglia.
Candido è il più piccolo del gruppo, ha 11 anni e la passione per i gialli. È il proprietario di Geronimo, un mastino napoletano che soffre di sdoppiamento della personalità. Quando è triste si sente un canarino, e si fa chiamare Lollo.
Alice ha 12 anni, incredibili capelli rossi, gambe lunghissime, gigantesce sciarpe millerighe. Anche a Ferragosto. Tra lei e Xò c’è tanta simpatia.
Giovanni Scagliarini fa da guida – non solo musicale – al gruppo. È un vecchio rocker che dopo infiniti successi si è ritirato dalla scena e ora scrive jingle pubblicitari.
Nella storia si inseriscono anche Vera, la segretaria della scuola, e Raniero Guerriero: il direttore del Museo di Milano che ha prestato l’oboe alla John Lennon.
Indagini frettolose portano all’arresto di Carlo e Felice, i guardiani della scuola. I ragazzi conducono la loro inchiesta parallela tra colpi di scena e disastri che fanno sorridere. Bruno Grassi è il capo del distretto di polizia, ma soprattutto è il nonno di Candido. Regala fiducia al gruppo che lo ripaga con un grande lavoro. Grazie alle indicazioni e alle prove raccolte dalla piccola banda di investigatori il commissario riesce ad arrestare il vero colpevole.
Xò, Alice, Enrica e Candido festeggiano incidendo finalmente il primo singolo.
Il 19 novembre sarà in libreria Stanley Ketchel, il più grande dei selvaggi del ring (di Dario Torromeo).
Una versione elaborata e aggiornata di “E chiamavano me assassino”.
Stati Uniti, tra fine Ottocento e inizio Novecento.
Una quindicenne è costretta, sotto ricatto, a sposare un balordo ubriacone che ha venti anni più di lei.
Da quello strano matrimonio nasce un bambino prematuro che cresce accanto a un padre che lo picchia a colpi di cinghia e a una mamma che sfugge la realtà rifugiandosi nelle note di Chopin.
Il ragazzo diventa forte, robusto e si ribella al padre. Lo bastona e scappa di casa.
Trascorre una gioventù da vagabondo, gira tutti gli States, sperimenta giovanissimo il sesso a pagamento. Un dollaro per fare l’amore con una brutta ragazza a cui manca un incisivo e puzza di cavolo bollito.
Il giovanotto scopre presto quanto sia facile fare soldi, basta muovere le mani e picchiare quelli più grossi di lui.
Il piccolo randellatore si chiama Stanley Ketchel ed è nato per boxare. Diventa uno dei più forti pesi medi di sempre. Si batte per il mondiale dei massimi contro Jack Johnson, gigante di colore che sfida i bianchi facendo sesso con le loro donne. Un match in cui i manager si sono già accordati sul risultato, dovrà finire in parità. Qualcosa non va per il giusto verso. Ketchel mette al tappeto Johnson, che si rialza e lo travolge di colpi fin quasi a ucciderlo.
Stanley è distrutto e cerca consolazione in donne, droga e alcol. Travolge ogni persona che gli cammini accanto. Ha solo due grandi amici: il bandito senza scrupoli Emmet Dalton e Geronimo, capo dei Chiricahua Apache.
Dopo essere a lungo rotolato all’indietro, Stanley Ketchel sembra finalmente avere ritrovato la pace. Incontra il vero padre, un ricco signore che lo ospita nel suo ranch a Conway in California.
Ancora un match e poi avrà la rivincita contro Jack Johnson.
Un colpo di carabina, una Marlin Springfield 22, lo uccide all’alba di una tranquilla giornata.
Ha appena compiuto 24 anni e la sua vita è già finita.
Ha sconfitto uomini più grandi e grossi di lui, ha messo paura a chiunque osasse contraddirlo. È stato ucciso a tradimento da due balordi in cerca di qualche dollaro.
Questa è la sua storia. Racconta un’America selvaggia e violenta, la legge fatta con i proiettili delle pistole, la vita avventurosa di un vagabondo selvaggio alla ricerca di una serenità che non ha mai trovato.





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