“McCarty” “Burns” “Johnson” “Palkey” “Calgary” “Sydney” “KKK”
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Gong. Il jab sinistro di Luther si stampa sulla faccia di Arthur Pelkey. La pelle diventa subito rossa, ha potenza nelle mani il campione. È il 24 maggio del 1913, un tardo pomeriggio di un sabato pieno di nuvole. Ci sono diecimila persone nel vecchio fienile alla periferia di Calgary, trasformato in un’arena di pugilato.
