A Torino, oltre a Grandelli e Lorusso, c’è anche l’IBA. La FPI ne è a conoscenza?

Domani, a Torino, riunione imperniata sul match tra Francesco Grandelli e Josè Romero per il titolo WBO Intercontinentale dei pesi piuma. Mentre Alessio Lorusso si batterà contro Gerardo Valenzuela Munoz per la cintura IBO Intercontinentale dei supergallo (vacante).
In cartellone ci sono anche  Vladimir Mironchikov che affronterà il torinese David Ferko (supermedi, 6 riprese) e Pavel Fedorov che si misurerà con Jacopo Lusci (piemontese anche lui) sempre sulle 6 riprese, nella categoria dei leggeri.
Entrambi sono atleti russi reduci dalla partecipazione ai Mondiali di pugilato targati International Boxing Association (IBA) disputati a Dubai. 
Fedorcov e Mironchikov hanno anche combattuto sei incontri con la sezione pro dell’IBA (sotto, la promozione dell’evento sulla pagina ufficiale Facebook della FPI).

Ricordate l’’IBA? È la Federazione che la FPI ha lasciato per affiliarsi con la World Boxing.
Nel comunicato inviato alla stampa mondiale, la stessa IBA non ha nascosto l’efficacia di questo colpo che rafforza la sua posizione a livello internazionale.
Il presidente dell’Associazione, Umar Kremlev, ha condiviso l’entusiasmo per l’imminente evento pugilistico, affermando:
Sono lieto che la festa della boxe inizi domani a Torino. La famiglia pugilistica dell’IBA desidera ringraziare il Comune di Torino e la Federazione Nazionale Pugilistica per la fiducia. Ci auguriamo che uno dei prossimi Campionati del Mondo IBA si svolga qui. Auguro a tutti i pugili incontri emozionanti e competitivi.
E non si sono certo nascosti. Nella conferenza stampa, ma anche e soprattutto oggi alle operazioni di peso (immagine in alto), era impossibile non notare l’enorme scritta (pari a quella della società organizzatrice) sui tabelloni alle spalle dei pugili. Insomma non si è trattata di una manovra sottobanco, ma ha avuto i crismi dell’ufficialità.
Eppure, ancora nella cena di gala che ha preceduto il Convegno della World Boxing a Roma, il presidente Flavio D’Ambrosi dichiarava: “Incontro con il Presidente del Coni, l’amico Luciano Buonfiglio, ed il futuro Presidente della World Boxing Gennadij Golovkin. Durante il saluto con l’amico Boris van der Vorst, mi ha fatto piacere che ha sottolineato – davanti ai tanti delegati presenti alla cena di gala – come il sottoscritto abbia avuto il coraggio ad entrare fin da subito nella World Boxing, contribuendo a far rimanere il pugilato italiano nel circuito olimpico. Ancora oggi combatto affinché il pugilato italiano sia libero di guardare con speranza nel futuro.” (testo ripreso dal sito ufficiale della FPI, 22 novembre scorso).
Che sta accadendo?
Perché La Federazione Pugilistica Italiana, affiliata con tanto orgoglio alla World Boxing, ha permesso tutto questo?
Perché è stata ignorata la presenza così massiccia di una Associazione da cui ci si è dissociati per andare a tesserarsi con la nuova nata?
I casi sono due.
Primo.
Ne era a conoscenza, ma per qualche misteriosa ragione ha voluto che la cosa andasse comunque avanti.
Secondo.
Non lo sapeva. E qui l’affare si complica, con tutta la buona volontà non riesco a trovare una spiegazione.


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