
Per due volte ha indossato la cintura mondiale, prima quella regolare della WBA (titolo secondario rispetto a quello di supercampione), ora quella dell’IBF. Ma ancora non gli è stato riconosciuto lo status di campione a tutti gli effetti. Credo che Daniel Dubois combatterà soprattutto per ottenere rispetto. In un mondo dei pesi massimi che non regge il confronto con il passato, il britannico sostiene di meritare un posto importante.
Le due uniche due sconfitte in carriera pesano sulle sue spalle come un macigno. Quella con Usyk, ma soprattutto quella con Joe Joyce gli hanno procurato prima commenti negativi, poi insulti veri e propri.
Ha fatto pace con sè stesso negli ultimi due match.
Ha sconfitto per kot 10 Jarrell Miller (26-0-1 prima di quella sfida) dandogli una vera e propria lezione di boxe. Lo ha ridimensionato, riportandolo indietro non solo in classifica, ma anche nella propria autostima. Dinamite, come i tifosi chiamano Daniel, gli ha danzato attorno e quando ha pensato fosse giunto il momento è andato a colpire. Ganci e montanti gli hanno reso giustizia. La giusta misura, qualità principe per un pugile, l’ha trovata in più di un’occasione e ha colpito duro.
Ha battuto nettamente FIlip Hrgovic (17-0, 14 ko al momento dell’incontro). Anche qui un match senza storia, con Dubois che ha sempre avuto in mano il bastone del comando fino a chiudere con un kot all’ottava.
Daniel ha pugno pesante (21-2-0 con 20 ko, significa più del 95% di successi prima del limite). Ma a me sembra decisamente lento, prevedibile. A 27 anni si muove come se stesse ancora cercando la sua vera identità. Ecco perché il combattimento di sabato sarà di un’importanza totale per il suo futuro. Lo sarà, anche e soprattuto, per fare pace con sé stesso. Ha voglia di urlare al mondo “Io ci sono!”. Ma battere Anthony Joshua non sarà impresa facile.
Di certo sa soffrire. Il match contro Kevin Lerena ne è la dimostrazione più eclatante. Un piede messo male mentre arretrava su un attacco del rivale, gli ha provocato un problema alla caviglia. Per tre volte è andato al tappeto a causa di colpi non certo devastanti, ma ha stretto i denti e alla fine a vincere per ko è stato lui.
AJ dovrà temere il suo gancio sinistro, Daniel Dubois, fratello di Caroline pugile anche lei, ha detto che questa sfida gli permetterà di presentarsi al mondo. “Sono io l’uomo che scriverà la storia dei pesi massimi moderni”. Un po’ azzardata come dichiarazione. In fondo difende un mondiale IBF che non ha mai conquistato sul campo. Glielo ha consegnato su un piatto d’argento l’International Boxing Federation nel giugno scorso, dopo averlo tolto ad Oleksandr Usyk.
Se AJ è l’avversario più forte dell’intera carriera, Daniel Dubois è il rivale più impegnativo affrontato negli ultimi due anni da AJ. Match dunque intrigante sotto molti aspetti. Joshua è il favorito, Dubois può essere la sorpresa della serata. I novantaseimila che hanno comprato il biglietto per Wembley sono certi che si tratterà di uno spettacolo emozionante.

Lascia un commento