
Match noioso, poco colpi puliti e tanto affanno nel tentativo di creare una buona azione pugilistica.
Yu Ting-Lin ha vinto con pieno merito l’oro dei 57 kg. Szeremeta, una ventenne piena di buone intenzioni, ma poco efficace, ha ceduto chiaramente ai punti. La polacca, più piccola di dieci centimetri, è stata costretta a una boxe alla corta distanza. Misura che non ha quasi mai raggiunto.
I pesi piuma hanno avuto un’unica protagonista. La 27enne di Taipei.
Si è chiuso ieri sera il torneo olimpico di pugilato. Una manifestazione che ha sancito il disastro della spedizione azzurra.
Otto sconfitte su dieci match, sei eliminati al primo turno. Le medaglie le abbiamo viste in televisione.
Il Consiglio Federale di ieri, 9 agosto, ha sancito il cambio della guardia.
Massimo Bugada sarà il nuovo Direttore Sportivo, cordinatore dell’intero settore delle nazionali.
Biagio Zurlo assume a tempo l’incarico di responsabile tecnico della nazionale Elite. Il suo compito terminerà il 14 dicembre, data delle elezioni.
Un quadriennio lastricato di sangue, sudore e lacrime aspetta i nuovi eletti. Ci saranno meno soldi da spendere, si dovrà rifondare il settore dilettanti, cercare una soluzione rivoluzionaria per restituire vitalità al professionismo.
Il 2024 è stato l’anno zero della boxe italiana.
Zero medaglie ai Giochi di Parigi 2024.
Zero titoli mondiali tra i professionisti.
Zero titoli europei tra i professionisti.
In corsa, sicuramente, ci sarà il presidente uscente Flavio D’Ambrosi che ha già annunciato: “Dovessi vincere, sarà il mio ultimo mandato.”
In campo una cordata guidata da Giuseppe Macchiarola. Ci aveva già provato l’ultima volta, appoggiando la candidatura di Angelo Musone. Era andata male.
Voci di corridoio annunciano un terzo gruppo. Avrebbe come menti (dietro le quinte?) Franco Falcinelli e Vittorio Lai, i due attuali presidenti onorari della FPI. Entrambi già alla guida della Federazione, con quali esiti? Avremo tempo per parlarne. Sarà interessante vedere l’atteggiamento del dirigente umbro dopo l’intervista rilasciata a La Repubblica. Un attacco senza se e senza ma al Comitato Olimpico Internazionale, l’appoggio di schieramento per il suo amico Umar Kremlev e l’IBA. Al momento la FPI è fuori dall’International Boxing Association, è affiliata alla World Boxing. E continua ad avere ottimi rapporti con il CIO, di cui il presidente del CONI Giovanni Malagò è membro. Quindi?
Il suggerimento per la presidenza che sarà dato agli amici di questo gruppo dovrebbe essere Fabrizio Baldantoni, attuale consigliere federale e vice presidente vicario.
Buon Ferragosto a tutti.

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