STORIE DI BOXE

Ryan Garcia è stato arrestato ieri pomeriggio in un albergo di Los Angeles, in California. La notizia, riportata per primo dal sito TMZ, spiega che il pugile è stato preso in consegna dagli agenti della polizia al Waldorf Astoria Hills. Secondo il sito avrebbe danneggiato alcune proprietà dell’hotel, nella sua camera e in corridoio.

L’avvocato del pugile, Darin Chavez, ha detto a ESPN che il suo cliente potrebbe anche essere accusato di ubriachezza pubblica e ha aggiunto che l’atleta ha recentemente lottato con problemi familiari e di salute mentale.
“Ryan è stato aperto riguardo ai suoi problemi con la salute mentale nel corso degli anni, e in questo momento sta affrontando un immenso carico emotivo – ha detto Chavez in una dichiarazione a ESPN – Il supporto e la comprensione da parte dei fan e del pubblico sono cruciali mentre affronta queste sfide personali. Stiamo lavorando per fornire a Ryan le risorse di cui ha bisogno”.
Il Los Angeles Times scrive: “Osservatori neutrali hanno notato che Garcia si comportava in modo strano e pubblicava bizzarri post sui social media nel periodo precedente il mondiale con Haney. Questo atteggiamento è andato avanti anche sabato pomeriggio. Poche ore prima del suo arresto, Garcia ha postato messaggi su X. Riguardavano quelle persone che proteggono i “pedos”, abbreviazione di pedofili, e si lamentava di non essere stato ancora pagato per il combattimento con Haney. “Sono tutti disgustosi (imprecazione) mentre cercano di nascondere i propri errori”, ha scritto Garcia nel suo ultimo post intorno alle 15:00 di sabato 8 giugno”.
Ryan Garcia (25-1 il suo record) ha 25 anni.
Il 20 aprile scorso ha affrontato Devin Haney per il mondiale superleggeri WBC. Ma ha fallito il peso per 3 pound. Ha vinto il match, ma è stato poi trovato positivo al controllo antidoping. Ha chiesto che fosse esaminato anche il campione B. Positivo anche questo. Rischia una sospensione da sei mesi a un anno.
TMZ è riuscito anche ad avere un video e lo ha mostrato sul suo sito. Si vede Garcia (casco da sparring, torso nudo, pantaloni della tuta e scarpe da ginnastica) uscire ammanettato dalla porta dell’albergo, tenuto in custodia da due poliziotti.