Usyk ha tecnica, personalità, resistenza. È un fuoriclasse

Sabato a Riyadh, Arabia Saudita, si disputerà il mondiale unificato (Wbc, Wba, Ibf, Wbo) dei pesi massimi.
Ieri ho parlato di Tyson Fury, oggi vi racconto il mio pensiero su Oleksandr Usyk. 
Ho aggiornato (dal punto di vista statistico) qualche numero nel pezzo che vi propongo. L’ho scritto subito dopo il secondo match contro Anthony Joshua.
Usyk non è piaciuto a tutti. Sono tornati i discorsi di sempre. Non ci sono più i massimi di una volta… 
Vero, Muhammad Ali e Joe Frazier se ne sono andati via per sempre, George Foreman non ha più l’età per salire sul ring. Facciamocene una ragione. Ma da qui a dire che Usyk è un discreto pugile e Joshua non è neppure quello, ce ne corre.

Io ho visto un bel campionato del mondo, appassionante. Due round per entrare nel clima, poi un crescendo con le ultime cinque riprese davvero entusiasmanti.
Non vi è piaciuto? Mi dispiace per voi.

Non è pero solo una questione di gusti.

Bisognerebbe avere rispetto per i numeri, i titoli, il livello di rendimento alto e costante negli anni. Usyk da dilettante è stato campione europeo, mondiale e campione olimpico (nei quarti delle ultime due manifestazioni ha sconfitto Beterbiev). Da professionista dieci match mondiali tra massimi leggeri (7) e massimi (3). È imbattuto: 21-0 (14 ko). Campione unico dei massimi leggeri prima; campione Wba, Ibf, Wbo, Ibo dei massimi oggi.
Ha sconfitto Krzysztof Glowacki, Marco Huck, Mairis Briedis, Murat Gassiev, Tony Bellew, due volte Anthony Joshua, Daniel Dubois.

Ma a voi non basta.

Il suo è un pugilato fatto di concretezza, grandi capacità difensive, saggezza in fase offensiva. Ritmo elevato, pressione continua, ottima tecnica. Sa resistere anche quando è in difficoltà, cerca di limitare i danni in attesa che passi la bufera. Poi riprende, ma non con lo stesso ritmo di prima. Lui alza le frequenze. 
Ha un’eccezionale condizione atletica e grande personalità. È costante nel rendimento, capace di attaccare portando sempre a casa dei risultati.

Ma a voi non basta.

Perché voi, se non ci sono scazzottate in stile Far West non vi divertite. Sparate insulti quando si associa la parola violenza al vostro sport, ma se vi dicono di scegliere tra rivedere Gatti vs Ward o un match di Terence Crawford, optate senza tentennamenti sulla prima opzione.
Portate rispetto almeno ai numeri, alle vittorie, ai titoli se proprio non volete portarlo alla bravura. Olexander Usyk è un fuoriclasse del nostro tempo, un’epoca (dalla seconda metà degli anni Novanta a oggi) che ha avuto in Floyd Mayweather jr il suo campione più bravo. 
Sì, ne sono convinto.


5 risposte a “Usyk ha tecnica, personalità, resistenza. È un fuoriclasse”

  1. Avatar Francesco
    Francesco

    Volevo farle i complimenti sull’ articolo inerente Usyk . Concordo pienamente su tutto quello che ha scritto ; il problema, se posso aggiungere, e’ che un conto e’ essere appassionato di boxe , un altro e’ esserne esperti … ecco perche’ il tifoso o lo spettatore apprezzera’ sempre di piu’ l’incontro con “azzuffate” incessanti e sempre meno l’incontro tecnico e strategico ..

    1. Avatar danielemaccario
      danielemaccario

      e’ un bel blog… però esagera prendendosela con chi non ama più la boxe di un tempo. Stasera si affrontano un ciccione e uno che non è un massimo…25 anni fa avevamo Lewis vs Holyfield…senza scomodare i giganti del passato…

  2. […] bisogna anche dire che finora non si è mai trovato davanti a un rivale come l’ucraino. PerchéUsyk è un pugile in continuo movimento, non offre mai un bersaglio fisso. Oscillamenti sul tronco, […]

  3. Avatar danielemaccario
    danielemaccario

    stasera vediamo se è veramente il fuoriclasse che dice..

  4. Avatar danielemaccario
    danielemaccario

    Ha vinto meritatamente Usky. Primi round noioso da 8 in poi buona boxe

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