STORIE DI BOXE

Tommaso Galli ci ha lasciati.
Aveva 82 anni. È stato l’unico italiano a vincere il titolo europeo in tre diverse categorie. Ha scritto la storia di questo sport (nella foto sopra, nel match contro Nevio Carbi).
Era passato professionista sotto la guida di un manager eccezionale, Gigi Proietti.
Luigi detto Gigi, il sor Gigi, procuratore di pugili, amministratore di uomini e di anime, manager dalla a alla zeta. Allenatore raffinato, abile uomo d’angolo, uno stratega come pochi. (Franco Esposito, Nel nome del padre del figlio e dello sport).
18 agosto 1965, Teatro Ariston (Sanremo)
Tommaso Galli conquista il primo titolo europeo, pesi gallo, battendo Mimoun Ben Ali ai punti in 15 riprese..
20 agosto 1969, Plaza de Toros de Las Arenas, Barcellona.
Seconda cintura, pesi piuma. Batte per kot 14 Manuel Calvo.
16 gennaio 1971, Ladispoli.
Terzo europeo, superpiuma, contro Luis Aisha. Superato ai punti in 15 riprese.

Avesse combattuto nell’ultima epoca della boxe, con quattro Enti a distribuire titoli, una corona da campione del mondo l’avrebbe certamente conquistata.

Un ricordo personale, lontano dal ring (foto sopra, eccomi assieme a, da destra: l’attore Giuseppe Ippoliti, il giornalista-scrittore Franco Esposito, Tommaso Galli).
Era un giorno di inizio 2014, stavo chiacchierando con lui davanti alla libreria Arion di via Cavour, a Roma. Gli avevo chiesto di fare da testimonial al libro che avevo scritto assieme a Franco Esposito (I pugni degli Eroi, Absolutely Free). Aveva accettato subito.
Prima di entrare per la presentazione, mi aveva bloccato.
Ti voglio fare qualche domanda, posso?
Dimmi pure.
Ci sono tanti campioni in questo libro, vero?
Certo.
E io ce stò?
No, posso spiegare.
No. Spiegame però che ce stò a fa qui.
Un mezzo sorriso aveva chiuso il dialogo.
Era fatto così Tommaso Galli, sempre dritto al punto. 
L’avevo voluto con noi perché rappresentava davvero un pezzo importante di storia del pugilato. Alla fine si era divertito, mi aveva ringraziato quando ero io a essere in debito con lui. Era sempre stato restio ad accogliere gli inviti, a partecipare a manifestazioni pubbliche. Quella volta aveva voluto fare un’eccezione, gliene ero grato.
Aveva raccontato aneddoti, veva dato ritmo a quel pomeriggio, regalando battute e lampi di pugilato di altri tempi.
Grazie, Tommaso Galli.