
Gli organizzatori avranno tempo sino al 30 giugno per dirci se Jake Paul vs Mike Tyson sarà sanzionato come match professionistico o esibizione.
USA Today intervista Cameron Davies, un organizzatore di San Antonio, che dice di avere parlato con un membro importante del Texas Combatants Sports.
“Al 99% sarà classificato come esibizione”.

È per questo che le regole potrebbero essere così…
1. Saliranno sul ring usando guantoni da 16 once, al posto dei tradizionali da 10 once.
2. Disputeranno round da due minuti.
3. Nessun giudice ufficiale redigerà un verdetto.

L’assenza dei cartellini a bordo ring rischia di far calare l’interesse, a quel punto sarebbe difficile vendere gli 80.000 biglietti dello Stadio. Così, a quattro mesi dal match, le grancasse cominciano a battere.
Dichiarazioni (ovviamente) in esclusiva, di mogli, compagne, fidanzate, parenti e amici che lanciano allarmi drammatici sulle possibili ripercussioni fisiche che l’evento potrebbe avere sul loro uomo.
Frasi carpite di nascosto a Mike Tyson, che avrebbe confessato a un amico l’intenzione di staccare con un morso l’orecchio di Jake Paul.
Minacce a distanza tra i due.
E poi, il colpo degli esami medici. Negli Stati Uniti ogni Stato ha le sue regole. O, se volete, ognuno fa come gli pare. Nevada e New York, ad esempio, in quanto a test pre match hanno una procedura molto severa. L’Oklahoma si accontenta degli esami del sangue e nulla più. Il Texas, Stato dove si svolgerà lo show, prevede elettroencefalogramma ed elettrocardiogramma per gli over 36. Da noi rientrerebbe nella normalità, lì crea apprensione.
Riuscirà Iron Mike a superare quei due terribili ostacoli? Otterrà l’idoneità?
Tanto per non farsi mancare niente, è uscita anche la notizia che ci sarebbe quattro sostituti in lista di attesa.
Roy Jones.
Carl Froch.
Tommy Fury.
KSI (un altro YouTuber).
Il tutto per la felicità del pubblico del Dallas Cowboys Stadium.
Coraggio, mancano solo quattro mesi.

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