
È arrivato il momento. Stasera sarete costretti a contarvi.
Un osservatore neutrale potrebbe pensare che siete in tanti. Legge i social e vede una partecipazione intensa alle discussioni sul pugilato.
Dedicate infiniti post all’esibizione di uno YouTuber e un ex campione 57enne che non sale seriamente sul ring da 20 anni (tre devastanti sconfitte per ko negli ultimi quattro match). Parlate di uno spettacolo che si terrà tra quattro mesi.
Avete invece riservato poco spazio a un match vero, dall’esito incerto, in cui un pugile italiano si gioca il futuro.
Agendo in questo modo avete certificato il fatto che a voi non interessa la boxe, non vi interessa la realtà. Vi piace sognare, immaginare che il vecchio campione (di anni ne avrà 58 quando salirà sul ring) abbia scoperto il filtro dell’eterna giovinezza. Pensate che possa affrontare e probabilmente battere, oggi, Tyson Fury, Anthony Joshua, Oleksandr Usyk.
Continuate a mangiare cibo dopo averlo tenuto in frigo per settimane, vi basta che lo scaldino un po’ prima di portarlo a tavola e voi giù a raccontare meraviglie di quella cucina.
Venerdì a Colleferro c’è Michael Magnesi vs Masanori Rikiishi, rispettivamente numero 6 e numero 5 del mondo. Nella realtà. Non nelle favole che vi raccontano siti online in cerca di gossip e portatori di false notizie.
Siamo seri. Nessuno li spaccia per Sugar Ray Robinson, Leonard o Benvenuti. Dico nomi che hanno boxato in altre categorie, lo faccio per dare un riferimento di valori. Sono due 29enni che sul ring lottano, si impegnano e rischiano in proprio. Davvero, non in una fiction. Perché è questo che fa un pugile. Lotta per conquistare qualcosa, non finge di farlo solo per poi passare all’incasso di quei soldi che anche voi contribuite a fargli guadagnare.
Vi ho letto sui social. Avete davvero creduto che Francis Ngannou potesse battere Anthony Joshua. Avete pensato che un tizio con un record di 0-1-0 potesse competere con uno che ha vinto l’oro all’Olimpiade ed è stato campione del mondo.
Poi, quando tutto è finito con un terrificante ko, avete sostenuto la teoria della finzione. Per accontentarvi Ngannou avrebbe dovuto immolarsi per l’eternità.

Stasera a Colleferro c’è un match vero, non una fiction con un solo attore. Lo trasmette in diretta RaiSport. Tv nazionale, che non pretende altri esborsi se non quello del canone annuale. È pugilato vero, non dovete pagare, non avete scuse. Sono curioso di conoscere gli ascolti, sono curioso di sapere quanti di quelli che perdono tempo a inventarsi storie finte e confronti improbabili saranno davanti alla televisione. Quanti post e quanto tempo dedicheranno a uno sport che raccontano di amare. Certo, può anche finire velocemente, certo lo spettacolo può anche non risultare entusiasmante. Ma questo lo sapremo solo vedendo. Di cero quello di venerdì sera è pugilato. Vero.
Ma vi capisco, la boxe non è per tutti.

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