
Comunque si concluda, l’incontro metterà sotto i riflettori, a livello mondiale, lo stato attuale del pugilato. Soprattutto tra i pesi massimi.
Il record di Francis Ngannou (0-1-0) riassume l’intera vicenda. Ma non dice tutto sulla realtà del suo match di venerdì 8 marzo, contro Anthony Joshua.
Un solo incontro, l’esordio nel pugilato a 36 anni, una sconfitta. Ha perso contro Tyson Fury, un fuoriclasse quando prende sul serio l’impegno, a mezza via tra il clown e il pervaso da imbarazzante eccentricità quando ci gioca sopra.
Fury è salito sul ring a 126 chili, con pancia in evidenza e lardelli oltre misura sui fianchi. Non era mai stato così pesante in un incontro ufficiale.
Imbolsito dunque, ma anche fuori misura e in affanno sin dai primi round. Non è stato un bel vedere.
È andato giù alla terza ripresa. Ma ha vinto. Nonostante tutto.
O, peggio, Francis Ngannou ha perso contro un peso massimo in quelle condizioni. E il World Boxing Council lo ha premiato inserendolo tra i Migliori Dieci del mondo.
E c’è ancora qualcosa di cui tenere conto prima di entrare nell’argomento.
Il peso massimo camerunense viene dalla MMA.
Boxe e Arti Marziali (qualsiasi sia la scelta) son sport diversi.
Per il posto in cui si svolgono.
Per il numero di riprese dei match.
Per la lunghezza dei round.
Per l’uso dei guantoni.
Per i regolamenti.
Ngannou (per una borsa da 10 a 20 milioni di dollari) andrà nuovamente a combattere in uno sport che non è il suo.
Alcuni bookmaker, solitamente esperti e bene informati, dicono che bisogna puntare 420 dollari su Joshua per vincerne 100 in caso di una sua vittoria. Se invece qualcuno decida di scommeterne 100 su Ngannou, e lui dovesse farcela potrebbe portarne a casa 320. Altri picchiano più duro, AJ è offerto 1/6 e Ngannou a 7/2.
Anthony Joshua (27-3-0, 24 ko) potrebbe guadagnare nel migliore dei casi 40 milioni di dollari, anche lui avrà un minimo garantito di 10. Eppure ha varcato da tempo la linea dei giorni migliori.
La data esatta di inizio discesa è 1 giugno 2019, la notte in cui Andy Ruiz lo ha messo knock out in sette riprese. Dopo quel match AJ ha sconfitto Ruiz ai punti nella rivincita, il 37enne Kubrat Pulev, ha perso due volte contro Olexsandr Usyk (dotato di grante tecnica, ma pur sempre un ex massimo leggero), ha vinto ai punti contro Franklin, ha messo ko Helenius e Wallin. Un po’ poco per entusiasmarsi.
Nonostante tutto questo, gli allibratori pensano che AJ sia nettamente favorito.
La realtà è che il combattimento sta in piedi perché l’Arabia Saudita ha deciso di specchiarsi nei suoi soldi. Ha relegato in un ruolo diverso i grandi organizzatori mondiali che, da boss, si sono trasformati in dipendenti. Il loro datore di lavoro è il Fondo di Investimenti Pubblici Saudita, un organismo che nel 2023 ha messo in circolazione 31,5 miliardi di dollari per offrire al mondo un’immagine vincente e spettacolare del Paese. Centinaia i milioni investiti nello sport, con il pugilato ai primi posti.
La sfida tra AJ e Ngannou è una rappresentazione in sintonia con quelle che l’hanno preceduta. Segue l’onda di questi ultimi anni, periodo in cui la boxe è regredita fino a creare imbarazzo. Meno personaggi, meno soldi, meno Tv. Viva l’Arabia Saudita, dicono Frank Warren, Eddie Hearn e Bob Arum. Viva soprattutto i suoi milioni di dollari.
Quanto durerà? A nessuno di loro interessa molto.
Hanno chiuso con la boxe Showtime e HBO, due grandi televisioni, le più vicine al pugilato negli ultimi quarant’anni. Si va avanti a colpi di pay per view. Fino a quando qualcuno si stancherà e punterà il dito, gridando…
IL RE È NUDO!
E il gioco sarà finito.
O forse, come nella favola, è finito da tempo ma nessuno vuole ammetterlo.
PROGRAMMA (Kingdom Arena, Riyadh, Arabia Saudita) – Massimi (10×3) Anthony Joshua (27-3-0) vs Francis Ngannou (0-1-0); WBO Mondiale massimi ad interim (12×3) Zhilei Zhang 26-1-1) vs Joseph Parker (34-3-0); Piuma (Mondiale WBC, 12×3) Rey Vargas (36-1-0) vs Nick Ball (19-0); WBA Mondiale superwelter (vacante, 12×3) Israil Madrimov 9-0-1) vs Magomed Kurbanov (25-0); Leggeri (12×3) Mark Chamberlain (14-0) vs Gavin Gwynne (17-2-1); Massimi (10×3) Justis Huni (8-0) vs Kevin Lerena (30-2-0); Superwelter (10×3) Jack McGann (9-0-1) vs Louis Greene (16-4-0); Superleggeri (6×3) Ziyad Almaayouf 4-0) vs Christian Lopez Flores (14-35-2); Massimi (4×3) Roman Fury (3-0) vs Martin Svarc (2-0); Massimi (8×3) Andrii Novytskyi (9-0) vs Juan Torres (11-5-1).
TELEVISIONE – Diretta DAZN (pay per view 19.99 euro) dalle ore 16:00. Commento tecnico di Alessandro Duran. L’ingresso sul ring di Joshua e Ngannou è previsto attorno alla mezzanotte italiana. Parker e Zhang dovrebbero salire attorno alle 22:15. Vargas e Nall attorno alle 19:00.

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