Vianello netto favorito, ma Johnson potrebbe essere una sorpresa

Guido Vianello ha 29 anni, è un giovane anche per la boxe. Non è su questo campo che può trovare ostacoli. La domanda che ci si dovrebbe fare è un’altra. Dove vuole arrivare nel pugilato?
Dopo cinque anni da professionista ha un discreto record se si guardano i numeri (11-1-1, 9 ko). Meno emozionante scavare tra il livello tecnico/fisico degli avversari che ha sconfitto.
Cose buone le ha comunque fatte in carriera.
Ha vestito la maglia azzurra in un’Olimpiade (Rio de Janeiro 2016), ha avuto il coraggio di tentare l’avventura nei professionisti. Ha avuto la forza di lasciare il corpo militare con cui aveva firmato e si è lanciato in un mondo pieno di insidie. Insomma, ha osato. Ha preso l’aereo ed è andato negli States. Ha firmato un contratto con la Top Rank di Bob Arum, ha affrontato rischi e sacrifici da solo. Inizialmente senza conoscere la lingua, senza avere riferimenti. Questo gli fa onore. Ha puntato su sé stesso e una vittoria l’ha già raggiunta. Adesso fa il pugile professionista a tutti gli effetti, è quello che voleva.
Anche sul piano tecnico ha portato a casa alcuni miglioramenti. Il jab sinistro è più preciso, più pesante di quando ha staccato il biglietto per gli States. La traiettoria e la chiusura del colpo non perfetta del destro hanno invece difetti che al momento gli negano grandi prospettive.
Venerdì 16 febbraio, al Madison Square Garden Theater di New York, affronterà un avversario che si pone in cima alla classifica dei suoi rivali, alla pari con l’unico che è riuscito a sconfiggerlo: Jonathan Rice. 
Si chiama Moses Johnson e ha 31 anni, due in più dell’italiano. Ha anche un record simile a quello del nostro pugile (11-1-2, 8 ko). La sua classifica mondiale (stilata dal sito specializzato boxrec su 1438 pesi massimi in attività) è addirittura migliore di quella di Vianello (129 contro 136). Non è un fulmine di guerra, a volte pratica una boxe che mi sentirei di definire irritante. È lento, macchinoso, pesante. Ma se trova la giornata giusta, a questi livelli può essere pericoloso. Si trasforma in un attaccante, pressa e colpisce duro anche dalla corta distanza.
È alto 1.88, dieci in meno del romano. Negli ultimi match si è presentato meno pesante del solito. Nel recente passato aveva sfiorato i 120 chili, nell’ultimo incontro è sceso a 113, nel penultimo a 110.
I tifosi lo chiamano Thunderhands, per enfatizzare la potenza dei suoi colpi.

L’unica sconfitta l’ha subita, a sorpresa, il 9 giugno dello scorso anno contro Walter Burns (6-0 il giorno del combattimento). Pensava fosse un test prima di impegni più seri. L’altro aveva 42 anni ed era tornato a combattere nel 2021 dopo essere rimasto fermo per undici anni. Un gancio sinistro violento e Johnson (9-0-2 all’epoca) è finito knock out dopo 1:57 del primo round.

La vittoria più importante l’ha colta contro Elvis Garcia (12-0) il 22 ottobre del 2022. Un successo di stretta misura ai punti (77-75, 77-76, 77-75) su un buon avversario. 
In quell’occasione si è presentato al meglio.
Ecco, la chiave di lettura del match di venerdì è nell’ultima frase. Se Johnson è nella serata giusta cioè al massimo del suo rendimento, Vianello si troverà davanti a un problema che dovrà risolvere in fretta, lo statunitense potrebbe regalargli spiacevoli sorprese. In caso contrario, non ci sarà storia. La pensano così anche i bookmaker che indicano l’italiano nettamente favorito. In lavagna è dato a 1,17 mentre lo statunitense pagherebbe cinque volte la posta.
Confronto sbilanciato dunque, che potrebbe trasformarsi, in corso d’opera, in un problema più serio di quanto si possa pensare adesso, a poche ore dalla sfida.
Tutto dipende da Johnson. 
Per Vianello una sola indicazione.
Non distrarsi, mai!

IN TELEVISIONE – La serata sarà trasmessa in diretta su Mola Tv, dalle ore 2:00 italiane, nella notte tra venerdì 16 e sabato 17 febbraio. In programma anche il mondiale WBC dei superpiuma tra il detentore O’ Shaquie Foster e lo sfidante Abraham Nova.


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