Dubbio IBA, servono tre gradi di giudizio per il verdetto di un match?


Un capolavoro nel giorno di chiusura del Congresso dell’International Boxing Association a Dubai. Un comunicato dal testo ambiguo lascia al lettore ampia libertà di interpretazione.
Il titolo dice:
Revolutionary new scoring system unveiled at IBA Global Boxing Forum 2023.
Qui la traduzione è semplice.
Nuovo sistema di punteggio rivoluzionario presentato all’IBA Global Boxing Forum 2023.
Le complicazioni arrivano nella lettura del testo originale.
Roberts addressed one of the International Olympic Committee’s concerns centred around the existing scoring system, acknowledging there is currently a mix of objective and subjective marking, stating the new style – which will be piloted and compared with the current one – is more accurate. Aside from judges watching on a screen, a separate reviewer will score with the video at a slower speed.
Traduzione letterale.
Roberts ha affrontato una delle preoccupazioni del Comitato Olimpico Internazionale incentrata sul sistema di punteggio esistente, riconoscendo che attualmente esiste un mix di valutazione oggettiva e soggettiva, affermando che la nuova procedura – che sarà sperimentata e confrontata con quella attuale – sarà più accurata. A parte i giudici che guarderanno su uno schermo, un revisore separato valuterà il video a una velocità inferiore.
A questo punto nascono alcune domande.
I cinque giudici guarderanno il match sul video anziché guardare quello che si sta svolgendo sul ring a un metro da loro?
Quale è la funzione del revisore? 
Verrà eliminata la giuria di revisione dei match?
Il testo originale non spiega, a questo punto posso solo tentare una interpretazione personale.
I cinque giudici a bordo ring stilano i cartellini. In caso di un verdetto di 3-2 interviene la giuria di revisione che osserva il match sui video. Se questa seconda giuria sarà concorde con il verdetto emesso da bordo ring, il risultato verrà omologato. In caso contrario, si ricorrerà a un secondo e definitivo grado di appello, quello del sesto revisore che rivedrà il match sul video a una velocità ridotta. Il suo parere sarà quello definitivo.
È una lettura, come si dice, tirata un po’ per i capelli, ma mi sembra l’unica possibile. Anche se mi viene da pensare che ricorrere nel pugilato a Tribunale, Corte d’Appello, Corte di Cassazione sia il segnale di un estremo grado di sfiducia negli uomini che si hanno a disposizione. Affidare a un solo elemento il verdetto finale, contro il parere di cinque componenti delle due giurie significa riporre un’importanza eccessiva nel singolo, togliendo alla squadra credibilità. La necessità di operare su tre gradi di giudizio sarebbe la conferma, data dalla stessa Associazione, della scarsa fiducia che l’IBA ripone nei suoi ufficiali di gara.
Resto in attesa di una spiegazione (logica e stilata in base ai dati in possesso) meno pessimistica della mia.


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