
Non è mai riuscito a entrare nel match.
Questa è forse la cosa che fa più male a Salvatore Cavallaro, il 71 kg azzurro, il più giovane dei cugini siciliani in forza alla nazionale.
Il responso del ring è stato chiaro, il 22enne danese Nikolai Tertesyan è stato più bravo. Succede, nello sport come nella vita. Si vince e si perde, bisogna solo riconoscere i meriti di chi è migliore di noi.
Tertesyan è stato superiore sul piano tecnico, su quello tattico. Ha portato più colpi, ha comandato l’intero match con il jab prima, con il diretto sinistro poi. Ha sempre trovato tempo e misura.
Salvo ci ha provato, ha accettato gli scambi, è andato incontro al dolore, sperando che nella sofferenza potesse riuscire a trovare la chiave per uscire fuori da quella brutta situazione.
Stasera non c’era soluzione.
Onore al merito per l’azzurro. Passa, come è giusto che sia, il più bravo. Nikolai Tertesyan.
Nota a margine. Doppio affrettato (e uso un eufemismo) conteggio subito dall’azzurro. Ormai anche un colpo appena appoggiato merita la numerazione scandita: 1, 2, 3…
Bisogna capirli, si divertono così.
Con grande senso dell’ironia, anche in una situazione che poteva scatenare il nervosismo più che il sorriso, Salvo ha reagito allargando le braccia, tirato su la testa, poggiando l’intero peso del corpo su un solo piede.
Ma quale conteggio…

Lascia un commento