
Las Vegas, sabato 9 aprile 2022.
Sebastian Fundora (19-0-1, 13 ko) batte per kot 9 Erickson Lubin (24-1-0, 17 ko) e diventa il campione ad interim dei superwelter per il WBC.
La sua è una storia interessante.
A otto anni, quando ha cominciato a boxare, era come tutti i bambini della sua età. A 14 i compagni avevano cominciato a guardarlo dal basso in alto.
Oggi, che di anni ne ha 24, il ragazzo è arrivato a 197 centimetri!.

Fa il pugile e combatte nei superwelter (sopra contro Cota), cioè sotto i 70 chili (69,850 kg). Gambe lunghe e fine, torace che sembra fin troppo esile soprattutto sull’addome, braccia che non finiscono mai, un allungo di 203 centimetri. Il tutto decisamente inusuale per la categoria. Mai nessuno così alto era riuscito a restare nei limiti.
E, come se non bastasse, è un mancino.

“Non ha mai pensato al basket (sopra contro Garcia), nella sua testa c’è sempre stata la boxe. Il peso? Mangia tanto e non ingrassa, piuttosto dobbiamo stare attenti che non perda chili” parola di Freddy, papà e allenatore del pugile, un cubano inizialmente rifugiato in Florida e da qualche tempo trasferitosi in California.

In famiglia la boxe è una tradizione. Fighter Sebastian (sopra contro Habib Hamed), anche se per breve tempo e senza grandi risultati, il padre. Sul ring anche altri tre dei sei figli: Alberto (12-0, 6 k. Supermedio alto 1.91), Freddy jr e Gabriela (6-0, 3 ko. Mosca, alta 1.75) che a detta del genitore: “È la più brava della famiglia“.